ALLA RICERCA DELLE RADICI — ESPERIENZA SUL VIAGGIO STUDIO SIIC IN CINA 2017

2017-08-27 20.17.51“A casa i fiori son già sbocciati, ma il figlio è ancora in viaggio ai confini del mondo.” Per i bambini cinesi nati e cresciuti all’estero, la vacanza estiva del 2017 è stato un vero viaggio alla ricerca delle proprie radici. Dal 10 luglio al 3 agosto, i ragazzi della SIIC, sotto la guida degli insegnanti, sono andati in viaggio nelle province dello Shanxi e dello Henan, assieme ad altri 300 giovani cinesi provenienti da tutto il mondo, per un mese di “viaggio alla ricerca delle proprie radici”.

Nella provincia dello Shanxi si trovano molti dei racconti e reperti che ci ricordano le storie e i miti della Dea Nüwa e dell’uccello divino Jingwei, dello sciocco saggio che spostò la montagna e di tante altre leggende come quella dell’Imperatore Yan Yao Shun Yu, così come tanti altri fatti storici come quelli riguardanti il ducato dello Stato di Jin e il re Wu Lin dello Stato di Zhao. Proprio nel capoluogo di Taiyuan, Li Yuan e suo figlio, dopo una ribellione che rovesciò la dinastia precedente, fondarono la splendida Dinastia Tang. Non c’è da stupirsi che si dica “cinquemila anni di Cina si vedono nello Shanxi”. E da qui è cominciato il nostro campo estivo.

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Nell’Università dello Shanxi, nella Scuola dell’Opera dello Shanxi i ragazzi hanno studiato in allegria l’arte tradizionale del taglio della carta, la calligrafia, la pittura cinese, i nodi alla cinese, il dramma e altri corsi  di cultura tradizionale. Attraverso questi corsi, i ragazzi hanno compreso meglio la cultura del proprio Paese e delle caratteristiche che lo distinguono dall’Occidente.

Nelle successive attività culturali, i ragazzi hanno visitato Shanxi. Sulla montagna sacra buddista Wutai, hanno osservato per la prima volta la dieta vegetariana, toccato per la prima volta i cilindri della ruota della preghiera del buddismo tibetano…il tutto con occhi spalancati dalla meraviglia. Le stranezze, i pericoli, gli inganni e i misteri del Tempio sospeso di Hengshan li hanno fatti esclamare di stupore! Aggrappati alle basse ringhiere di ferro sospese a 50 metri d’altezza hanno provato il brivido di “procedere mezzi accovaciati a terra”. Le Grotte di Yungang e quelle di Longmen hanno permesso ai ragazzi di ammirare l’ingegno e il virtuosismo degli antichi artigiani, di conoscere il percorso del buddhismo verso Est e la sinizzazione della Dinastia dei Wei del Nord. Camminando per le strade della città antica di Pingyao, osservando il tradizionale mestiere della pittura a zucchero, i soffiatori di zucchero, gli ammaestratori di scimmie, le tigri di stoffa, i ragazzi sono stati entusiasti: acclamando e giocando, hanno reso le antiche strade ancor più vivaci e calorose. Sul monte Mian si sono goduti il paesaggio naturale e l’aria limpida, e mentre si rinfrescavano  con l’acqua del monte hanno potuto apprendere le origini della Festa di Qingming. Nel cortile della famiglia reale del “Palazzo del Popolo” i ragazzi non solo hanno visitato Gaojiaya e Hongmenbao, abitazioni dalla tradizionale pianta quadrata, coi loro mattoni, sculture in legno e in pietra, ma sono anche entrati al Forte Chongning, per sentire da vicino un’atmosfera di vita antica.

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Poi i ragazzi si sono spostati verso la Pianura Centrale, nella provincia dello Henan. Su questo pezzo di terra in cui visse il Grande antico imperatore Yu, la Cina ha la sua più grande e più antica capitale: da qui vennero il maestro Lao Tzu, fondatore del Taoismo, il grande medico Zhang Zhongjing, il famoso poeta Du Fu, e l’eroe Yue Fei, oltre a un gran numero di altri personaggi. Tra i primi 100 cognomi cinesi, 78 vengono dallo Henan, vera culla delle nostre radici. Nel nostro viaggio nello Henan, la prima tappa è stata la città natale dell’imperatore Xinzheng. I ragazzi sanno che i cinesi spesso si autodefiniscono “discendenti degli imperatori Yan e Huang”, sicché qui, attraverso una solenne cerimonia in onore degli antenati, i ragazzi hanno conosciuto un po’ meglio i propri predecessori e le proprie radici.

Successivamente, ci siamo spostati verso la città natale delle arti marziali, Dengfeng. Dopo aver visitato l’Accademia di Songyang, la Torre del Tempio di Song Yue e il Tempio di Shaolin, abbiamo assistito alle esibizioni delle arti marziali di Shaolin e iniziato una settimana di studio a Shaolin. Nonostante la canicola, l’entusiasmo per le arti marziali era più forte del caldo: con i vestiti inzuppati di sudore, nonostante i faticosi esercizi di postura, i ragazzi si sono fatti tutti gli scalini senza mai lamentarsi, eseguendo con grande serietà tutti i comandi del maestro.

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Dopo aver seguito la lezione di un maestro sulle arti marziali, e un ben riuscito esame di kung fu Xiaogong, siamo andati a visitare le Grotte di Longmen, le Grotte di Yungang e il Tempio del Cavallo Bianco, conosciuto come la culla del buddismo in Cina.

Nell’antica città di Shenhou abbiamo visitato le fornaci, assistito alla cerimonia di apertura della fornace e goduto della bellezza delle porcellana, che “entra nella fornace con un solo colore e ne esce multicolore”: un’esperienza profonda e interessante. Poiché solo i pezzi perfetti superano la selezione degli artigiani, questo ci ha insegnato il significato del detto cinese per cui “anche se in casa hai molti soldi, un pezzo di questa ceramica ha più valore”.

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Nel parco Qingming di Kaifeng, i ragazzi hanno fatto un salto nel tempo di mille anni fino ai tempi della dinastia Song, guardando gioiosamente gli artisti e i mercati di strada, sperimentando la vivace vita della città.

Nel Museo dello Henan, una grande collezione di reperti ha raccontato millenni di Storia. Nel Museo del Fiume Giallo, le immagini hanno raccontato ai ragazzi il fiume culla della nostra civiltà. Il Fiume Giallo, gioia e dolore della civiltà cinese, con le sue “città sopra le città”. L’ultimo giorno di campo estivo, i ragazzi sono andati a Zhengzhou, dove hanno fatto un sacco di attività con i ragazzi della scuola media 106, tra cui aquiloni, pittura su legno e ravioli cinesi, che poi hanno mangiato assieme, ognuno quelli fatti da sé. Il tempo felice è sempre veloce e un mese di campo estivo presto si è concluso.